24 gennaio 2012

Ho visto un uomo piangere




Si, capita anche di questo. Capita anche di vedere un motociclista piangere.
Non perche abbia avuto un incidente e la sua Bimba sia andata distrutta. Mi è capitato anche questo ma di ciò ve ne parlerò in futuro. Promesso. Ma capita di vederlo piangere anche per altri motivi.
L’altra sera prima di rientrare, come al solito, ho fatto il pieno o quasi alla mia cara Amelia. Lo faccio di sera così si riesce a risparmiare qualche centesimo sull’oro liquido che i benzinai, anzi lo Stato, ci continua a vendere come benzina.
Arrivo, spengo la moto, la metto sul cavalletto, mi tolgo i guanti e metto i venti euro nella macchinetta. Inserisco la pistola nel serbatoio e aspetto che finisca l’erogazione. Ma dopo pochissimi secondi finisce il ronzio e la benzina smette di arrivare nel serbatoio. Che succede? Si è bloccato il distributore? Anziché 20 euro per errore ne ho messi 10? Con la pistola ancora nel serbatoio do uno sguardo alla pompa e quella mi conferma quello che non volevo sapere. I venti euro impostati erano già finiti!!!! Butto un occhio dentro a quel buco nero ed il livello della benzina si vede a malapena… Una volta dovevo tirare la riserva per farcelo entrare quel ventino di benzina sennò tracimava ed adesso nemmeno si vede il livello??? Con la pistola nel foro del serbatoio, la faccia rivolta verso la pompa ma lo sguardo perso nel vuoto, in una frazione di tempo indefinibile, mi sono corse davanti una sequela di cose che a stento riesco a ricordare… Già finiti venti euro di benzina??? Già… Sfiora il costo esorbitante di 1,8 al litro! Ora a fine mese c’è anche il bollo, poi l’assicurazione, la rata del finanziamento, il mutuo, il condominio, la luce, il gas, il telefono, la giacca lacerata dalla caduta che dovrei cambiare ecc. ecc.
In quel momento, mentre strizzavo l’ultima goccia dalla pistola, dal buio della stazione di servizio compare il ragazzo egiziano che di solito aiuta la gente a fare benzina. Mi mette un braccio sulla spalla e in una ligua a metà tra l'arabo ed il romanesco mi dice “Che zuccede, amigo? Bure du giai broblema co la bensina? Hhai finido i solda?” La vista mi si appanna. Mi guarda in faccia e vede dal bordo della visiera del casco cadere giù una lacrima che finisce sul serbatoio. Le poche luci della sera sembravano concentrarsi su quella piccola goccia, quella stilla di dolore, che come un diamante faceva rimbalzare la luce quasi ad accecarci…. Si mette le mani in tasca e mi porge 40 centesimi ed un fazzoletto di carta. “Lo zò nun è tanda solda ma sciò zolo questi….” Ringrazio per il fazzoletto e schernendomi gli lascio le 4 monetine che gentilmente mi aveva porto. Mi giro per salire sulla moto e vedo una distesa di fazzoletti intorno ai distributori. Saranno stati 10, 20, 50, 100? Boh, non so. Avviandomi verso l’uscita vedo altri disperati con la faccia tra le mani in pianti a dirotto. Uno con un cartello al collo proponeva lavaggi della macchina per qualche euro per poter mettere benzina. Un altro più avanti con una improponibile parrucca bionda boccolata metteva in mostra gambe pelose nel tentativo di adescare miopi frequentatori di prostitute per poter fare benzina e tornare a casa. Un altro, per lo stesso motivo, vendeva caldarroste fatte sul radiatore. Più avanti c’era chi proponeva in vendita ai passanti la sua ruota di scorta confidando nella fortuna di non incontrare mai un chiodo sull’asfalto….
Ora non penso che i vampiri siano gli esercenti delle pompe. Non penso che siano loro ad ingrassarsi da questa situazione. In fondo se siamo costretti a rinunciare a qualche gita fuori porta anche loro ne pagano le conseguenze. E più piccolo è il distributore più cara è costretto a vendere la benzina e più ne paga le spese anche lui….
Da un giretto che mi sono fatto su internet ho scoperto, semmai ce ne fosse bisogno, che la cosa più odiata che concorre a fare il (caro) prezzo della benzina sono le accise.
Cos’è un’accisa? Dice wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Accisa che “L'accisa è un'imposta che grava sulla quantità dei beni prodotti, a differenza dell'IVA che incide sul valore. Mentre l'IVA è espressa in percentuale del valore del prodotto, l'accisa si esprime in termini di aliquote che sono rapportate all'unità di misura del prodotto. […] L'accisa concorre a formare il valore dei prodotti, ciò vuol dire che l'IVA sui prodotti soggetti ad accisa grava anche sulla stessa accisa.” Insomma paghiamo anche un’imposta sull’imposta…. Poiché le accise sulla benzina vengono messe in caso di particolari emergenze, la ragione suggerirebbe che finita l’emergenza la tassa dovrebbe scomparire… ed invece no! Date un’occhiata qui e vi rendete conto che ancora stiamo pagando la guerra del 1935 in Etiopia. Per non parlare del resto!
Acci..se loro!!! Sono allo studio una miriade di possibilità di carburanti alternativi, siano essi l'energia elettrica che gli olii vegetali o il tanto chiacchierato idrogeno, per non parlare del motore ad aria compressa....

Ma il motore a pipì a quando?

Non sempre si possono avere certe fortune a rimanere a secco per la strada......


 Buona strada a tutti

07 gennaio 2012

Io e Amelia


Perche un blog? C’era bisogno di aprirne un altro? Il cyberspazio non era  già infestato di chiacchieroni che vogliono mettere giudizio su tutti e su tutto? Forse si. E allora perchè mancare tra la schiera di questi logorroici? Forse per lasciare un’impronta sulla sabbia tra i tanti che calpestano questo bagnasciuga virtuale…? Forse si , forse no.
Se cercate delle risposte in questi miei interventi disordinati, mi dispiace dirlo, avete sbagliato luogo… Questo lo potremmo definire più il posto delle domande che non quello delle risposte. Qui è dove ci si pongono degli interrogativi a bassa voce tra se e se, stimolando forse la curiosità e le domande altrui. Poi se qualcuno ha delle risposte che ben venga!
Amelia… chi è costei? Sicuramente si chiederanno i miei venticinque lettori (un po’ per rifare il verso al grande logorroico Manzoni….)
Amelia è la mia compagna fidata di tanta strada. Colei che buona buona sente i miei mugugni  più o meno sommessi, quella che mi aspetta tutte le mattine e che saluto ogni volta che la lascio. Lei mi strizza l’occhio con la sua voce inconfondibile ed io contraccambio. Lei è quella che mi concede qualche sprazzo di felicità e che le basta poco per vedermi sorridere. Ma anche colei che mi vede più scuro… Sappiamo come prenderci a vicenda. Lei ha le sue esigenze, poche a dir la verità, ed io le mie. Diciamo che ci compensiamo. Ormai ci conosciamo da un anno e mezzo e ci basta poco per farci felici reciprocamente.
Com’è nato il nostro idillio? Diciamo un po' per caso. Avevo una storia precedente che tra alti e bassi, tira e molla, lascia riprendi, scivoloni, ruzzoloni, corse al mare e scampagnate in collina, mi tiravo dietro da una decina d’anni. Con l’altra ormai era la classica minestra riscaldata.. prevedibile lei, stanco io di pretendere o aspettarmi cose che tanto non mi avrebbe mai concesso…. Un incidente di percorso e poi la decisione. Basta diamoci un taglio! Inizialmente avevo pensato di ricominciare con una si della sua (di Amelia) classe, oserei dire segmento, ma anche navigata, di esperienza. Cercavo una con la quale affrontare anche i percorsi più impervi di questa nostra vita quotidiana ma anche imprevedibile. L’avrei accolta anche se non fossi stato il primo, anche se avesse già fatto tanta strada. Sapevo che non avrei potuto aspirare a molto di più.
Poi invece il colpo di fulmine. L’ho vista in tutta la sua imponenza. In tutta la sua maestosità. Scura ma non tetra. Sicura di se ma non altezzosa. E’ bastato che i nostri sguardi si incrociassero per far scattare quella scintilla. Amelia, un po' fata un po' fattucchiera, strega ammaliatrice.
Con qualche sacrificio e molto impegno sono riuscito a farla mia. Che emozione la prima uscita! Anche se non mi si filava nessuno sembrava che tutti mi guardassero in giro con lei, che tutti me la invidiassero. Ovviamente era solo l’orgoglio della nuova conquista che mi faceva pensare tutto questo. E’ bastato pochissimo per intendere che con lei ci vuole quel poco di polso che serve un po' per far capire chi è che deve indicare la strada da percorrere… E’ una che dà grandi soddisfazioni. Ora dopo un bel po' trascorso insieme, un paio di scivoloni (devo ammettere per una sovrastima delle mie possibilità) siamo in piena sintonia.
Con il sole dietro le spalle e tanta strada da percorrere insieme….

Un saluto a tutti


P.S. Lei, Amelia, è la mia Honda Transalp 700

L’altra era la Honda Foresight 250